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Alfonso Maria dello Spirito Santo (Mazurek)

Nacque il 1 marzo 1891 a Baranówka, vicino a Lubartów, in Polonia. Nel 1908 entrò nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi a Czerna, prendendo il nome di Fra Alfonso Maria dello Spirito Santo. Dopo aver emesso i voti, studiò a Cracovia, Linz e Vienna, dove il 16 luglio 1916 fu ordinato sacerdote. Dal 1920 al 1930 lavorò nel seminario minore dei Carmelitani Scalzi a Wadowice come professore ed educatore dei ragazzi. Dal 1930 ricoprì l'incarico di Priore ed economo del convento di Czerna.

Attento e delicato nei vari servizi comunitari e assiduo nel ministero delle confessioni, incoraggiava tutti a una tenera e solida devozione alla Madonna. II suo zelo apostolico e la fedeltà al Signore erano il frutto di una continua preghiera e devozione a Gesù Crocifisso.

Rimase fedele alla propria vocazione durante gli anni della persecuzione nazista. Venne catturato e fucilato dai nazisti il 28 agosto 1944 a Nawojowa Góra, presso Krzeszowice: rese l'anima a Dio pregando il rosario.

Il decreto sul martirio è stato promulgato il 26 marzo 1999. La cerimonia della beatificazione si è svolta a Varsavia il 13 giugno 1999.


Anna di San Bartolomeo

Nacque ad Almendral (Avila) il 10 ottobre 1549, visse la sua adolescenza nel lavoro dei campi, ma già allora venne gratificata da grandi grazie di ordine mistico.

A 21 anni nel 1570, entrò fra le Carmelitane Scalze del primo monastero di S. Giuseppe d’Avila, divenendo la prima conversa della Riforma. S. Teresa d’Avila l’ammise alla professione il 15 agosto 1572, diventando presto l’assistente e la sua compagna di viaggio; per ordine di s. Teresa imparò quasi prodigiosamente a scrivere.

Ebbe la consolazione di assistere fino all’ultimo santa Teresa, che volle morire tra le sue braccia, il 4 ottobre 1582 ad Alba de Tormes; proseguì la sua vita conventuale ad Avila, a Madrid (1591), a Ocana (1595), nel 1604 passò in Francia con Anna di Gesù ed altre quattro carmelitane, per iniziare anche lì la riforma dell’Ordine; in Francia fu eletta poi priora di Pontoise (1605) e di Tours (1608).

Nel 1611 tornò a Parigi, ottenne di passare in Fiandra per porsi sotto la direzione dei Carmelitani Scalzi; dopo una sosta di un anno a Mons nel Belgio, nel 1612 partì per fondare un monastero ad Anversa, dove poi risiedette gli ultimi quattordici anni della sua vita, circondata dalla stima degli arciduchi e del popolo di Anversa, che le sue preghiere liberarono dalla sicura occupazione degli eretici.

Morì nella grande città belga, il 7 giugno 1626.

La cerimonia della beatificazione si è svolta il 6 maggio 1917.


Elia di S. Clemente

Nacque a Bari il 17 gennaio 1901 figlia terzogenita di Giuseppe Fracasso e Pasqua Cianci e fu battezzata quattro giorni dopo dallo zio don Carlo Fracasso con il nome di Teodora.

Nel 1914 Padre Pietro Fiorillo, O.P., direttore spirituale di Teodora, la introdusse nel Terz'Ordine Domenicano; entrò come novizia il 20 Aprile 1914 con il nome di Agnese e fece la professione il 14 maggio 1915, con una speciale dispensa vista la giovane età.

Nel 1917, il sacerdote gesuita Sergio Di Gioia, suo nuovo confessore, decise di indirizzarla al Carmelo di San Giuseppe di Bari, dove entrò in comunità l'8 aprile 1920 e vestì l'abito il 24 novembre dello stesso anno, assumendo il nome di suor Elia di San Clemente. Emise i primi voti semplici il 4 dicembre 1921, a cui fece seguito la professione solenne l'11 Febbraio 1925.

Suor Elia morì alle 12.00 del 25 dicembre 1927 a causa di una meningite.

La cerimonia della beatificazione si è svolta il 18 marzo 2006.


Martiri di Tarragona (Elipio di Santa Teresa e 146 Compagni)

Nel luglio 1936, dopo le elezioni politiche e il trionfo della sinistra, ci furono azioni criminali oltre che nei confronti di esponenti politici anche contro i religiosi. Il disprezzo nei confronti della religione e gli attacchi anticlericali si manifestarono con gli incendi delle chiese e dei conventi.

Il 21 luglio 1936 i rivoluzionari giunsero alla Chiesa dei Padri Carmelitani e con una sbarra di ferro aprirono la porta ed entrarono nella Chiesa con bidoni di benzina; un quarto d'ora più tardi la Chiesa si trasformò in una palla di fuoco. Ridotta in cenere la Chiesa dei Carmelitani, il convento venne trasformato in carcere. I Padri Carmelitani per sfuggire alla persecuzione dei rivoluzionari si rifugiarono presso amici e, scoperti dai miliziani, professarono con animo sereno la loro condizione di religiosi, motivo per cui furono uccisi. L'uccisione dei tre Padri Carmelitani Scalzi, dei quattro Fratelli Conversi Carmelitani Scalzi e dei quattro Fratelli Terziari Carmelitani «dell’Istruzione» (congregazione fondata dal B. Francesco Palau, OCD) avvenne nel periodo compreso tra il 25 luglio 1936 e 1'11 novembre 1936. I loro nomi sono:

Elipi de Santa Teresa (Felipe Arce Fernández), Sacerdote Professo OCD, (1878-1836)

Pere de Sant Elies (Pedro de Eriz Eguiluz), Sacerdote Professo OCD, (1867-1836)

Damià de la Santíssima Trinitat (Damián Rodríguez Pablos) Religioso Professo OCD, (1896-1836)

Josep Cecili de Jesús Maria (Josep Alberich Lluch), Religioso Professo OCD, (1866-1836)

Vicent de la Creu (Vicent Gallen Ibáñez), Sacerdote Professo OCD, (1908-1836)

Àngel de Sant Josep (Joan Fort Rius), Religioso Professo OCD, (1896-1836)

Carles de Jesús Maria (Carles Barrufet Tost), Religioso Professo OCD, (1888-1836)

Juli Alameda Camarero, Terziario Carmelitano Dell’istruzione, (1911-1836)

Isidre Tarsà Giribets, Terziario Carmelitano Dell’istruzione, (1866-1836)

Lluís Domingo Oliva, Terziario Carmelitano Dell’istruzione, (1892-1836)

Bonaventura Toldrà Rodon, Terziario Carmelitano Dell’istruzione, (1896-1836)


Sono stati beatificati il 13 ottobre 2013, nell’archidiocesi di Tarragona (Spagna), insieme a 522 altri martiri che hanno offerto la loro vita per la fede durante la Guerra civile spagnola.


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